L’ invenzione della semplice bussola come anche di quella topografica a traguardi è difficile da collegare ad un unico nome o cerchia di persone. La tesi più accreditata è che il principio di funzionamento dell’ago magnetico sia stato scoperto dai cinesi con l’introduzione di bussole rudimentali non impiegate per la navigazione nautica, bensì nell’arte della divinazione del feng shui.
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Bussola utilizzata nel feng-shui |
I primi cenni storici sull’utilizzazione in Europa della bussola risalgono alla fine del XII secolo (infatti Brunetto Latini menziona lo strumento nella sua opera ''Il Tresor'') e attribuiscono agli amalfitani lo sfruttamento di tale strumento. Intorno all’anno mille oltre alla ripresa dell’interesse per la matematica e l’astronomia sorsero comunità costiere autonome a seguito della disgregazione dell’Impero Romano e degli eventi storici successivi.
In quel periodo Venezia, Genova, Pisa ed Amalfi, si erano già affermate come città-stato con interessi prevalentemente marittimi; esse divennero, per necessità, fucine di idee, di scoperte e di nuove realizzazioni nel campo della navigazione. È credibile quindi che ad Amalfi, come è nella tradizione, sia stata ideata, migliorata o adottata ai fini nautici la bussola, mentre l’ipotesi che l’uso dell’ago magnetico sia stato trasmesso ai popoli occidentali per mezzo di intermediari indiani ed arabi, che percorrevano con i Cinesi l’Oceano Indiano è verosimile anche in considerazione del fatto che durante il periodo delle Crociate (1096-1291) si crearono notevoli rapporti politici e commerciali fra Occidente ed Oriente.
L’ invenzione della bussola è spesso collegata al nome dell’amalfitano Flavio Gioia ma probabilmente tale personaggio non è mai esistito e si tratterebbe di un errore di attribuzione.
Inoltre, numerose sono le opere che descrivono lo strumento. L’uso dell’ago imperniato viene riportato da Ugo De Bercy in uno scritto del 1248, e da Pietro Peregrino nella ''Epistula de magnete'' del 1269: è un breve trattato sulla bussola, che ne descrive i vari modelli, insieme con l’alidada azimutale ed i coperchi del bossolo trasparenti e graduati. Da queste fonti possiamo dedurre che la bussola a traguardi sia stata introdotta intorno al XIII secolo.
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