martedì 29 dicembre 2020

STEP #28 - La sintesi finale

DRIN DRIINN! Mi sveglio e il mio primo pensiero al mattino è: cavolo mi sono dimenticato completamente, tra due ore devo presentare al mio prof di Storia delle Cose una relazione su uno strumento scelto da lui! Ma come si chiamava? Ah giusto, la BUSSOLA A TRAGUARDI... ma che cos'è? Lo fa apposta a mettermi in difficoltà. L' unico vero traguardo per ora è essermi svegliato.. al lavoro adesso! Consulto immediatamente il mio portatile per provare a capirne di più ma mi si apre davanti un mondo di informazioni e ho bisogno di riordinarle per fare chiarezza. 

Bussola topografica a traguardi centrali con alette (Spano, sec. XIX)

Parto con l'etimologia del nome delle strumento e alcune traduzioni (STEP #1) per semplificare le mie ricerche future. Successivamente cerco una immagine (STEP #2) e provo a capire la sua classificazione nel mondo delle bussole (STEP #14), il suo utilizzo (STEP #22) ed il principio fisico (STEP #5) alla base: è uno strumento per l'orientamento che oltre all'indicazione del polo nord magnetico, come una normalissima bussola, permette anche il calcolo dell'azimut. Proprio sull'utilizzo di queste e altre informazioni si fonda la scienza della topografia (STEP #4) che ha permesso nel corso della storia di mappare territori e di spostarsi o viaggiare in posti nuovi o in condizioni avverse.
Dopo una prima infarinatura sull'oggetto, mi incuriosisco e inizio ad indagare sulle radici di esso, cercando gli inventori (STEP #9), le storie e i miti (STEP #7) correlati. A quanto pare anche in questo caso noi Italiani ci abbiamo messo il nostro perché l'origine della bussola è collegata fortemente alla città di Amalfi! 

Flavio Gioia, costruttore amalfitano e inventore della bussola moderna secondo la tradizione, al lavoro nel suo studiolo, con il magnete nella bacinella d’acqua in primo piano e il panorama delle colline amalfitane sullo sfondo.

A questo punto mi sembra ovvio analizzare l'evoluzione storico-tecnologica dello strumento in esame cercando brevetti (STEP #17), normative (STEP #23) e costruttori (STEP #11) della bussola a traguardi. Conoscete la K&R, il principale marchio produttore di bussole da oltre un secolo (STEP #20)? Beh adesso è nota anche a me. In questo modo approfondisco anche il glossario (STEP #3) e l'anatomia (STEP #16) dei vari componenti ma non soddisfatto cerco anche informazioni sui materiali utilizzati (STEP #8) per la loro realizzazione tra i quali l'acciaio inox, il quale non ossida a contatto con l'umidità grazie alla reazione chimica fra cromo e ossigeno (STEP #26). Nel tragitto mi imbatto anche in un curioso collegamento fra ornitologia e bussole (STEP EXTRA #1)! Altro passo è l'indagine sulla bibliografia connessa all'argomento (STEP #10). Dopo qualche minuto di convulso pigiare sulla tastiera, riesco a trovare delle opere sul magnetismo e sugli aghi ferromagnetici datate XVI-XVII secolo! Per curiosità provo anche a fare un'analisi con Google Ngram Viewer (STEP #24), consigliato dal mio prof, che è in grado di visualizzare in pochi secondi l'utilizzo di qualunque parola nel corso della storia grazie al suo enorme database di libri e riviste. In particolare noto come l'impiego letterario di alcune parole collegate alla bussola a traguardi come ''campo magnetico'', ''azimut'' e ''polo nord'' rispecchino perfettamente le nozioni storiche acquisite poco prima.

Brevetto US4899453A: bussola a traguardi con illuminazione led

Ad un tratto, osservando la foto di una bussola d'epoca ho come un dejavù e allora spremo le meningi per ricordarmi il nesso.. ah si! Ecco! Qualche giorno addietro ho visto il film ''Pirati dei Caraibi'' ed il protagonista Jack Sparrow faceva uso di una bussola magica! Questo attimo di rimembranza mi porta a cambiare il punto di vista sul mio strumento da analizzare: la bussola non è soltanto tecnologia ma è anche un simbolo dell'orientamento della vita (STEP #6). Così inizio a cercare film (STEP #12), fumetti (STEP #21), poesie e autori della letteratura che hanno citato o utilizzato la bussola nelle loro opere. In maniera del tutto inaspettata mi imbatto anche in delle pubblicità d'epoca collegate alla vendita dell'oggetto con motti e slogan molto particolari (STEP #13)!

''L'allegoria del cane e dell'aquila'', L. Da Vinci, 1508-1510 circa, Royal Collection (UK)

Ben presto realizzo che la bussola è talmente radicata nella nostra società da aver ricevuto delle attenzioni non solo dal mondo dell'arte e dello spettacolo ma anche dal mondo della numerologia, vedi ''La Smorfia Napoletana'' (STEP #15), e da settori un pò più di nicchia come il mondo della filatelia (STEP #18). Questo mi porta a considerare, invece, gli oggetti che sono alla base della mia esistenza ed in particolare del mio passato, presente e futuro (STEP #25). E poi rifletto anche sulla centralità degli oggetti materiali in film e libri (STEP EXTRA #2). Incredibile come a volte certe riflessioni nascano proprio nei momenti più inopportuni !
Ritorniamo a noi.. che ore sono? Manca un'ora ma sono a buon punto: è tempo di tirare le somme! Allora, schematizziamo tutto il discorso attorno alla bussola a traguardi in una mappa concettuale (STEP #27) e creiamo anche un abbecedario correlato (STEP #19) per permettere al lettore di avere a disposizione collegamenti interdisciplinari con la bussola a traguardi per avviare indagini a proprio piacimento basandosi sulle proprie passioni e curiosità. Infine scriviamo un breve testo per armonizzare il lavoro di ricerca compiuto e renderlo il più fluido e leggero possibile. Il titolo per quest'ultimo è, non a caso, ''STEP #28 - La sintesi finale'' proprio perché lo avete appena letto!
Spero di avervi trascinato un pò nella mia ricerca, tutto sommato divertente, sulla bussola a traguardi: strumento per me poco conosciuto fino a qualche mese fa sul quale ho appena finito di scrivere un blog. Quest'ultimo mi ha arricchito non solo di nozioni teoriche (sull'oggetto e su argomenti legati ad esso) ma anche pratiche legate alla ricerca di informazioni sul web e sulla creazione e gestione di blog e/o rubriche di intrattenimento! Dopo tutto spero di non avervi fatto ''perdere la bussola'' e di avervi permesso di orientarvi nel modo più agevole possibile nel mio percorso di ricerca ed approfondimento.

STEP #27 - La mappa concettuale





STEP EXTRA #2 - La ''cosa'' nei libri

 Riflettendo sull'importanza degli oggetti materiali nella mia vita mi pongo una domanda di più ampio respiro: qual è il libro, che per primo mi viene in mente, in cui la ''cosa'' ha un ruolo principe? La risposta che mi sono dato è...

IL RITRATTO DI DORIAN GRAY



Il romanzo-capolavoro di Oscar Wilde, pubblicato nel 1890, è la storia di Dorian Gray, affascinante giovane inglese a cui un pittore, Basil, fa un ritratto per immortalare la sua bellezza. Sedotto dai discorsi di un ricco dandy, il lord Wotton, sull'importanza della gioventù, Dorian arriva a desiderare di perdere l'anima pur di rimanere sempre giovane e far invecchiare il quadro al posto suo. La volontà del giovane si realizza ma da lì in avanti la vita del protagonista diventa sempre più sregolata e ossessionata nonostante il suo aspetto rimanga sempre superlativo a discapito del suo ritratto. La sua condotta e crudeltà lo portano al suicidio. 

Edizione in lingua italiana del 2013, pubblicata da Feltrinelli.

In particolare è significativa proprio l'ultima scena, in cui Dorian è vittima della più cupa disperazione e, accecato dall’odio per quel vecchio malandato che vede nel proprio ritratto, si scaglia contro la tela con un pugnale per distruggerla ma concretamente uccidendo se stesso. Infatti, il dipinto ed il protagonista sono legati: il primo rappresenta l'anima e la moralità di Dorian mentre il secondo la sua realtà materiale e carnale. Con questa inversione di ruoli, Wilde comunica al lettore come la giovinezza sia una vana illusione. Nessuno può dirsi veramente indifferente allo scorrere del tempo: in misura più o meno intensa, l’uomo ha cercato dall’alba dei tempi di lasciare un segno del suo passaggio effimero nel mondo, ad esempio attraverso l’arte. Questo sentimento è legato alla fugacità dell’esistenza che ci porta frequentemente ad instaurare un rapporto privilegiato con oggetti materiali legandoli con la dimensione temporale, che può essere passata, presente e/o futura (vedi step #25).


lunedì 28 dicembre 2020

STEP #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

 Le bussole vengono comunemente realizzante in accaio inox per due motivi:

  • tale materiale non si ossida a contatto con l'ambiente esterno;
  • presenta elevate proprietà meccaniche e un peso contenuto.


ACCIAIO INOX

Gli acciai inossidabili (o Inox dal francese ''inoxydable'', o Stainless Steel dall'inglese) sono caratterizzati da una maggior resistenza alla ossidazione e alla corrosione, specie in aria umida o in acqua dolce, rispetto al comune acciaio non legato. Tale capacità è dovuta principalmente alla quasi assenza di carbonio <=0,07%, ed alla presenza del cromo (12-17%) nella lega. Il cromo è in grado di passivarsi e cioè di creare uno strato sottile e aderente di ossidi (Cr2O3), praticamente invisibile, dello spessore pari a pochi strati atomici (dell'ordine dei 0,3–5 nm), che protegge superficialmente il metallo o la lega sottostante, dall'azione dell'ossigeno e degli agenti chimici esterni. 


In particolare, molto appropriata è la dizione anglosassone ''stainless'' (letteralmente "senza macchia") derivata dalla capacità di questi materiali di ossidarsi (o ,usando un gergo tecnico, passivarsi) ma non arrugginirsi negli ambienti atmosferici e naturali. Il fenomeno della passivazione avviene per reazione del metallo con l'ambiente ossidante (aria, acqua, soluzioni varie, ecc). La natura dello strato passivante, formato essenzialmente da ossidi/idrossidi di cromo, è autocicatrizzante e garantisce la protezione del metallo, anche se localmente si verificano abrasioni o asportazioni della pellicola, qualora la composizione chimica dell'acciaio e la severità del danno siano opportunamente inter-relazionate. In particolare, il film passivo può essere più o meno resistente in funzione della concentrazione di cromo nella lega e in relazione all'eventuale presenza di altri elementi leganti quali il nichel, il molibdeno, il titanio.

martedì 8 dicembre 2020

STEP #25 - Cose personali

In seguito alla lettura del testo ''Antropologie metropolitane'' di V. Marchis, pubblicato su Prometeo nel settembre 1997, ho riflettuto sul legame fra gli oggetti attorno a me e le diverse parti della mia vita passata, presente e futura. 

PASSATO (MEMORIA) ---> MEMENTO


La calcolatrice di mio nonno, usata da me durante tutti gli anni di scuola prima degli studi universitari. 

PRESENTE (FARE) ---> UTENSILE


Le cuffie ''Beats'' che ogni mattina mi danno la carica per qualsiasi attività.

FUTURO (PROGETTO) ---> FETICCIO


Le mie scarpe di arrampicata che mi fanno sognare ed immaginare nuovi viaggi e mete da raggiungere non solo dal punto di vista sportivo ma anche professionale. Infatti le considero un pò come un portafortuna che mi ricorda quanto ho faticato per diventare chi sono e la mancanza di limiti nel futuro per chi ha voglia di mettersi in gioco.



STEP #28 - La sintesi finale

DRIN DRIINN! Mi sveglio e il mio primo pensiero al mattino è: cavolo mi sono dimenticato completamente, tra due ore devo presentare al mio p...